Se non si fosse capito, la cuoca imperfetta ha una perfetta predilezione, per i dolci, certo questo s'era capito, ma la sua è una predilezione nera e intensa, una predilezione per la tavoletta, ma se c'è da sporcarsi le dita con qualsiasi versione cremosa non disdegna, anzi...La sua è una vera devozione di quelle che andrebbero premiate per la costanza e l'impegno, perchè è almeno un quarto di secolo che annusa, degusta, venera la tentazione in persona : il cioccolato!
Veramente potrei definire il cioccolato la mia vera e unica droga, credo che potrei stare tranquillamente settimane senza neanche pensarci alla pasta se mi fosse negata, potrei persino dimenticarmi la pizza, ma senza cioccolato MAI!!!E per favore non parlatemi di Roches o similari (comunque non dico di no neanche a quelli), il cioccolato che mi rilassa e mi fa bene è NERO, AMARO, PROFUMATO, FONDENTE e diciamo almeno al 70% di massa di cacao...il mio psicofarmaco per elezione!Toglietemi tutto, ma non...
Per moltissimo tempo sono stata integralista convinta nei confronti del cioccolato: o fondente o non se ne parla; non scherzo se dico che per anni non ho assaggiato del cioccolato a latte o del gianduja, anzi proprio quest'ultimo m'è sempre stato sul naso, forse colpa di orribili giandujotti che mia madre comprava di infima qualità, dolcissimi, immangiabili (da dirlo io!!!) che forse non solo non contenevano vere nocciole piemotesi DOC, ma anzi è probabile non contenessero proprio nocciole....fatto sta che per anni ho snobbato il classico cioccolatino dorato dal gusto di Piemonte e similari.
In questi ultimi anni però mi sono ammorbidita e forse è cresciuta anche la mia curiosità culinaria, pertanto s'è vero che il primo amore non si scorda mai, bisogno sempre lasciare spazio e possibilità ai prentendenti che verranno...
Come in questo caso, in cui per una cena con amici ho sperimentato questo dolce da servire fresco fresco tutto nocciola e cioccolato che è andato un milione di volte oltre le mie più rosee aspettative (proprio mentre li tuffavo nella granella di nocciole mi sano domandata cento volte "Ma, sacch'stu dolc, avà piacè???"...scusate ma certe volte penso in barese, è la mia terra!!).Comunque il dolce è piaciuto. A me TANTISSIMO!
TORRETTE AL GIANDUJA
In principio doveva trattarsi semplicemente del dolce di cioccolato e mandorle (che io ho trasformato in cioccolato e nocciole) tratta dal libro "Cioccolato" di Trish Deseine, una di quelle torte crostolose fuori e fondenti e morbide dentro (in alcuni casi trattasi di un interno "crudo e godurioso"...mamma se è godurioso!!!) da fare il giorno prima, cosa che non solo fa bene alla torta, fa bene agli ospiti che la mangeranno con più gusto e fa bene anche alla brava padrona di casa che avrà un pensiero in meno il giorno del pranzo o della cena.
Così m'ero anticipata il mio bel dolcetto il venerdì per il sabato, ma poi il sabato pomeriggio verso le 15.00 m'ha colto uno improvviso prurito alle mani che m'hanno portato, quasi in trance, a prendere la mia bella torta e a farla in tanti pezzetti alti e piccoli con un coltellaccio, pezzetti che ho spalmato con un'improbabile e improvvisata crema fredda alla crema di nocciole e formaggio e affondato nella granella di nocciole!Dopo qualche ora di frigo sono diventante BUONISSIME!!!
Per la base (Dolce di cioccolato e mandorle di Trish Deseine)
200 gr di cioccolato fondente a piccoli pezzi
5 tuorli
5 albumi
180 gr di zucchero (io ho usato dello zucchero di canna mascobado e dopo la cottura si sentiva!!!!)
100 gr di farina di mandorle (io solo nocciole)
75 gr di farina
1 cucchiaino di lievito
Far sciogliere il cioccolato a bagnomaria con il burro in pezzi, togliere dal fuoco, aggiungere i tuorli e poi lo zucchero, aggiungere le mandorle, il lievito e la farina setacciati insieme e lavorare (l'autrice dice che può andare anche tutto nel mixer, io come al solito vado di frusta a mano), unire in tre riprese gli albumi montati a neve.
Quando anche gli albumi risultano ben incorporati, imburrare una teglia da 24 cm (erano abbastanza alte le mie torrette, se dovessi rifarla credo che andrebbe bene anche una teglia da 28 cm), infornata a 180° (FORNO PRERISCALDATOOOOOOO!!!!) per circa una 50ina di minuti, a cottura terminata far intiepidire la torta e sformarla.
Per la crema nocciole/formaggio
Crema di nocciole 150 gr circa (io ho usato una crema Bio che stanziava da un pò in dispensa)
Formaggio fresco spalmabile 100 gr
In una ciotola lavorare la crema di nocciole con il formaggio fresco (io ho riscaldato un pò la crema di nocciole a bagnomaria, anche se era abbastanza cremosa già di suo, ma il formaggio non era spalmabilissimo e avevo paura che mi facesse grumi, scaldare il formaggio mi convinceva poco, perciò ho scaldato la crema e il "calore" della crema alla nocciala ha fatto il suo dovere!!!), lavorarli bene con una spatola fino ad ottenere una consistenza molto cremosa, in caso aggiungere qualche goccia di latte o panna.
Composizione
Tagliare a quadrotti la base al cioccolato, spalmare il lati con la crema e tuffarli nella granella di nocciole, decorare con della crema anche la parte sovrastante delle torrette e ripetere fino a esaurimento del dei pezzetti di base, mettere in frigo per qualche ora, il passaggio in frigo a mio parere fa un enorme differenza!!!